MIRELLA VERNIZZI (1927-2016) – L’impegno civile
L’impegno civile
Presidente Onorario dell’Anpi di Pisa.
Durante l’occupazione tedesca di Pisa, a sedici anni, diventa staffetta partigiana nella squadra di azione patriottica di Agnano, a supporto della formazione “Nevidio Casarosa”.
Dal sito della Pubblica Assistenza di Pisa:
Dopo la guerra ricoprì un ruolo di spicco nella lotta per i diritti delle donne e per la parità dei sessi.
Si è battuta affinchè i giovani non dimenticassero quello che i partigiani hanno fatto per il nostro Paese, tenendo sempre viva la memoria di ciò che ha vissuto in prima persona.
Dal sito della Pubblica Assistenza di Pisa:
Gli ideali della Resistenza, forgiati anche dalle esperienze vissute durante la guerra, miste alla volontà di emancipazione femminile e a principi come il diritto al lavoro, portarono Mirella, alla fine della guerra, a essere portavoce di grandi battaglie, portate avanti nelle sedi politiche e civiche sia nel panorama pisano fino a spingersi anche oltre i confini nazionali.
Partecipò al movimento dei Partigiani della pace, entrando a far parte della delegazione pisana al Congresso di Parigi del 1949, si impegnò nell’Unione Donne Italiane, associazione costituita nel 1945, che affondava le sue radici nei Gruppi di difesa della Donna e, in generale, nell’ampia esperienza femminile della Resistenza.
Quale riconoscimento per questo suo impegno, Mirella partecipò, nel 1995, alla Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne a Pechino, il più grande raduno femminile della storia, con quindicimila delegati provenienti da 189 paesi membri delle Nazioni Unite.
Ma tra le tante cose che Mirella ha fatto, c’è la sensibilizzazione delle ragazze e dei ragazzi a cui sapeva parlare con semplicità e efficacia, per trasmettere la memoria dell’antifascismo e della Resistenza. Il suo impegno, da dirigente dell’ANPI, che l’aveva recentemente nominata Presidentessa Onoraria, non è mai venuto a mancare per trasmettere il ricordo della guerra partigiana e per affermare e difendere i principi ed i valori della Costituzione repubblicana e della partecipazione democratica.
Così la ricorda Carlo Scaramuzzino, consigliere comunale PCI e assessore a Pisa dagli anni 70 all’inizio degli anni 90:
“Nei nostri ricordi sarà soprattutto la compagna che, col suo fazzoletto tricolore al collo, non si è mai stancata di trasmettere ai giovani la memoria storica degli anni della Resistenza”.